Anche in questa piccola
storia emerge, nascostamente, un elogio della pazienza: il tempo non può essere
imposto dall’esteriorità delle cose, ma dal ritmo interno all’essere del mondo.
E’ un tempo che si
sottrae alle dinamiche mondane e risponde a un’altra verità. Il cavallo arabo
corre veloce, afferma un detto di Saadi di Shiraz. Il cammello procede invece
lentamente. Ma è quest’ultimo che avanza notte e giorno.
Gabriella
Caramore,
Pazienza, Il Mulino, Bologna 2014, p.
40-41.