Foto Intestazione di Alberto Gianfranco Baccelli

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Non insegnate ai bambini, ma coltivate voi stessi il cuore e la mente, stategli sempre vicini, date fiducia all'amore, il resto è niente - Giorgio Gaber

giovedì 14 gennaio 2016

L’ALTRA FACCIA DELLA PAZIENZA - Gabriella Caramore


Nel racconto Davanti alla legge, scritto pochi anni prima [da Kafka], nel 1914, è un eccesso di attesa ad essere messo sotto accusa. Il protagonista, un «uomo di campagna», si attrezza per sostare a lungo davanti alla porta della Legge. Quella porta, in realtà, non è chiusa. Ma l'uomo si lascia distrarre, non pretende di oltrepassarla, non forza la situazione. Si limita a porre qualche domanda al guardiano, «risolve di attendere finché non abbia ottenuto il permesso di entrare. Il guardiano gli dà uno sgabello, e lo lascia sedere da un lato, presso la porta. Là resta seduto per giorni, e per anni». Non gli viene in mente di prenderselo, quel permesso; non immagina che quel permesso, forse, è un suo diritto; che, addirittura, quella porta attraverso cui si accede al luogo della Legge, il cui ingresso per lunghi anni nessuno aveva chiesto di varcare, era destinata a lui soltanto. E nel momento in cui – troppo tardi – lo apprende, il guardiano chiude i battenti, e per sempre. «Nessun altro poteva passare di qui, perché questa entrata era destinata a te soltanto. Ora vado a chiuderla».
Un eccesso di pazienza – l'assenza di curiosità, di impeto, di pretesa – può perdere per sempre la vita di un uomo.
Gabriella Caramore, Pazienza, Il Mulino, Bologna 2014, 9-10


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