«Diffido dei discorsi
di principio, soprattutto in poche parole. Preferisco i comportamenti. Per
prima cosa, quindi, non presenterei ai miei allievi l'immigrazione come un
"problema". Cercherei di insegnar loro (come fanno d'altronde molti
professori) a vivere insieme e a esserne felici. Farei in modo che loro stessi
divengano, per il loro contesto familiare e sociale, esempi di curiosità e
tolleranza. I giovani non hanno bisogno affatto di discorsi, ma di fervidi
esempi».
Intervista di Edoardo
Vigna a Daniel Pennac per
SETTE del Corriere della Sera, 11 settembre 2015.