Foto Intestazione di Alberto Gianfranco Baccelli

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Non insegnate ai bambini, ma coltivate voi stessi il cuore e la mente, stategli sempre vicini, date fiducia all'amore, il resto è niente - Giorgio Gaber

sabato 2 maggio 2015

PUNTO DI VISTA N. 5 – Giancarlo Pretto


RAGIONE IN SCIOPERO

Si discute e sciopera in questi giorni nella scuola intorno a quanto ampia debba essere la platea degli assunti, e ai poteri dei presidi.
Il disegno di legge, sul secondo argomento e all’art.7, dice solo: “il dirigente scolastico propone gli incarichi di docenza...”, con effetto sui prossimi assunti e poi su coloro che in futuro chiederanno il trasferimento. I docenti di ruolo che vorranno muoversi non potranno più farlo semplicemente confidando sulla anzianità, com’è ora, ma su una proposta arrivata da una (o molte) scuole, una chiamata.
Conta poco sapere se le proposte dalle scuole possano essere più o meno meditate o ‘indecenti’, e può ben essere affievolita in legge la responsabilità univoca del dirigente scolastico. Perché secondo me il punto critico è un altro: a contare ora per il suo trasferimento non sarebbe più la sola volontà del docente. Diventa invece dirimente la sua reputazione, cioè quello che può confermare di saper fare e di aver fatto nella didattica, e quali elementi di valore siano presenti nella sua formazione, il curriculum e l’opinione.
A me pare che sia questa radicale trasformazione a irrigidire il corpo docente italiano oggi - che la intuisce più che capirla -, e non a torto: i più forse temono di patire in obliquo, e magari per la prima volta, la valutazione professionale. 
Perché una cosa è non ottenere il trasferimento richiesto per angheria di impersonale e ingrata graduatoria, o per aver sbagliato i tempi dell'agguato; altra cosa perché, visto pressappoco chi sei, nessuno ti chiama.
Dunque, mi pare si possa noi transigere su chi declami la proposta, se il preside o un coro, purché al chiedente sia richiesto di esporsi alla voce, e non di acquisire lui movimento in prevalenza per via dell’età.
Giancarlo Pretto, dirigente scolastico

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