Com’è difficile trovare
il punto di equilibrio
tra il semplice e il complesso.
L’eccesso dello sguardo
elementare conduce
a trascurare il due che sta
nell’uno, le ragioni dell’opposto,
il tragico che fa da sfondo
al mondo. Quanto al complesso,
è come un labirinto che risucchia
in un disvelamento senza fine,
torto e ragione cambiano
continuamente posizione
via via che si affaccia un nuovo nesso.
Così l’indecidibile trionfa
davanti agli occhi sgranati del perplesso.
Franco
Marcoaldi, Il tempo
ormai breve, Einaudi, Torino, 2008, p. 58.