Pur con tutto il
rispetto per le tecnologie e le loro promesse, è l’insegnante il primo e più
importante mediatore didattico. Di fronte ai suoi alunni, l’insegnante è in
gioco; convocato dall’“aula”, non può sottrarsi.
Nell’interazione con
gli studenti sono richieste molte cose: proporre contenuti di studio in forma
efficace, facendo ricorso a strategie e metodi coinvolgenti e
responsabilizzanti.
Contenuti e metodi
sono i ferri del “mestiere”, ma non basta padroneggiarli.
Al di là di quanto l’insegnante
presenta agli alunni e di come lo fa, c’è qualcosa d’altro, ancora più
importante. E riguarda la relazione che l’insegnante ha con i contenuti della
sua comunicazione, che è tanto più efficace quanto maggiore è in coinvolgimento
personale.
Solo chi è
appassionato può appassionare, solo chi è intimamente interessato è capace di
interessare.
Italo Fiorin,
“Scuola e formazione”, n. 9/10 (2012)