Quanto lontano arriverà
l'allievo, questo non preoccupa l'insegnante e maestro. Non appena gli ha
mostrato la giusta via deve lasciare che proceda da solo. Una sola cosa deve
fare ancora perché l'allievo sostenga la prova della solitudine: lo distacca da
sé, dal maestro, esortandolo affettuosamente ad andare più lontano di lui e a
«salire sulle spalle del maestro».
L'allievo, ovunque lo
porti la sua via, potrà perdere di vista il suo maestro, ma mai dimenticarlo.
Eugen Herrigel,
Lo zen e il tiro con l’arco, (1948),
p. 64-65