Foto Intestazione di Alberto Gianfranco Baccelli

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Non insegnate ai bambini, ma coltivate voi stessi il cuore e la mente, stategli sempre vicini, date fiducia all'amore, il resto è niente - Giorgio Gaber

mercoledì 14 novembre 2012

VEDERE LONTANO - Silvano Agosti



Il mio accompagnatore mi porta a casa sua, dove propone di vedere la televisione. In Kirghisia la televisione rende onore al proprio nome: televisione, vedere lontano.
Ogni televisore è collegato ad un piccolo computer, col quale è possibile allestire infiniti programmi, perché i tecnici kirghisi hanno disseminato migliaia di telecamere in tutto il Paese.
Così, ognuno può organizzare la sua trasmissione chiedendo al computer di vedere in sequenza le persone che stanno sorridendo, o collegarsi con le telecamere che stanno riprendendo giochi d’ogni sorte o punti d’incontro dove chiunque può esprimere alla televisione il proprio pensiero o la propria creatività.
“Quando il mondo vivrà come noi, si potranno finalmente vedere, in diretta, oltre alla vita stessa, spettacolo inimmaginabile e sempre nuovo, le centinaia di tramonti che avvengono sul pianeta ad ogni istante, le migrazioni degli uccelli, e gli immensi silenzi dei deserti”.
Vedremo ogni giorno in diretta centinaia di tramonti, sempre diversi, sempre magnifici.
Vi lascio, amici, con questo progetto sublime.
Un saluto emozionato.
Silvano Agosti, Lettere dalla Kirghisia, dalla Sesta lettera
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