Foto Intestazione di Alberto Gianfranco Baccelli

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Non insegnate ai bambini, ma coltivate voi stessi il cuore e la mente, stategli sempre vicini, date fiducia all'amore, il resto è niente - Giorgio Gaber

lunedì 19 novembre 2012

LA FUGA DEL CAMMELLO - Arturo Paoli



Andavamo in carovana, guidati da nomadi, buoni conoscitori del deserto, con una truppa di cammelli che portavano gli elementi necessari per innalzare una tenda sotto cui passare la notte, le vettovaglie e l'acqua.
Tutte le mattine - immancabilmente - un cammello a turno fuggiva lontano e si sottraeva al suo lavoro quotidiano. Ci avevano avvisato di non corrergli dietro cercando di acchiapparlo, di non gridare, di lasciarlo partire tra l'indifferenza generale; di considerarlo, insomma, come un turista che si separa dal gruppo organizzato perché vuol vivere una giornata libera da programmi.
Passato il mezzogiorno si scorgeva un punto all'orizzonte che si avvicinava sempre di più: il fuggitivo tornava. Quando, dopo alcune ore dall'apparizione, il fuggitivo era abbastanza vicino al gruppo, un arabo si avvicinava a lui dolcemente, senza grida, senza recriminazioni, senza alzare le mani, e cominciava a camminargli accanto cantando sommessamente. E questo accompagnamento durava fino all'arrivo di tappa.
Il giorno dopo il transfuga di ieri era quello che offriva per primo il suo dorso, e un altro fuggiva.
Arturo Paoli, La pazienza del nulla, Milano 2012, p. 59-60.
Arturo Paoli (Lucca, 30 novembre 1912) è un missionario italiano, appartenente alla congregazione dei Piccoli Fratelli di Gesù. È Giusto tra le Nazioni per il suo impegno a favore degli ebrei perseguitati durante la seconda guerra mondiale.
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