Foto Intestazione di Alberto Gianfranco Baccelli

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Non insegnate ai bambini, ma coltivate voi stessi il cuore e la mente, stategli sempre vicini, date fiducia all'amore, il resto è niente - Giorgio Gaber

martedì 3 gennaio 2012

GLI OCCHIALI DI DIO - Renzo Zocca


Nella redazione del cielo si è liberato un posto di giornalista, come inviato speciale sulla terra. Io sono pronto per il grande esame. So benissimo che lo stile del Padre Eterno è molto diverso da quello degli uomini sulla terra. Ogni fatto va narrato solo al positivo.
Arriva il momento tanto atteso. Sono nell’ufficio di Dio. E al suo cospetto supero a pieni voti la prova teorica. Mi compiaccio e, in un momento di paura, sfruttando la sua assenza frugo furtivamente con lo sguardo le sue cose. Scorgo, sulla scrivania, i suoi occhiali. La tentazione è forte. L’euforia del momento mi fa esitare, in un attimo, ecco inforcati gli occhiali. Rimango letteralmente estasiato. Con gli occhiali vedo tutto chiaro e trasparente. Di ogni cosa mi appare la realtà più profonda. Nessun segreto si nasconde ai miei occhi. Guardo all’ingiù e fermo lo sguardo su un possidente terriero che sfrutta gli extracomunitari per lavori massacranti senza un’assicurazione, né compenso. In questo momento, ne sta proprio assoldando uno. Non sopporto oltre. E senza esitazione alcuna raccolgo lo sgabello sotto la scrivania e glielo scaravento in testa.
Ma ecco che ritorna Dio. Testimone invisibile e silenzioso di tutto mi chiede spiegazione di tal gesto. Ma è chiaro:”Quel disonesto va punito!” Esclamo con voce forte e assetata di giustizia. “Ah, no. Non ti rendi conto che ti sei messo i miei occhiali, ma non il mio cuore?”. “Ha diritto di giudicare, solo chi ha il potere di salvare”. Mi sorride e come un buon padre mi raccomanda: “E ora va, e scrivi con il cuore”

Renzo Zocca, Arena giovani, 10 maggio 1995
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