Arrivo a Pieve a Socana alle due. La pieve è romanica, ma questa è la superficie “moderna”. Come spesso accade è un luogo di culto da migliaia di anni, dapprima etrusco, poi romano, quindi paleocristiano, e così via, fino ai giorni nostri. Dietro l’abside, una grande ara sacrificale è sopravvissuta al cristianesimo e a quella diluizione del mondo etrusco nella latinità.
Il tempio etrusco è sotto la chiesa, ed era grande.
Il fatto che si costruiscano sullo stesso luogo templi a dèi differenti non è solo l’affermarsi del vincitore, i vincitori scompaiono e chissà cosa ci sarà tra mille anni. E’ anche il riconoscimento della particolare qualità di un luogo. Vi è una montagna nello Sri Lanka sacra a cristiani, islamici e buddisti. Ognuno vi sale e prega come crede, in un pellegrinaggio che non pretende di avere la rappresentanza esclusiva dello spirito.
Andrea Bocconi, Di buon passo, p. 42-45 passim
