Foto Intestazione di Alberto Gianfranco Baccelli

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Non insegnate ai bambini, ma coltivate voi stessi il cuore e la mente, stategli sempre vicini, date fiducia all'amore, il resto è niente - Giorgio Gaber

mercoledì 27 luglio 2011

MOLTI BOCCIATI, MOLTO ONORE! - Aluisi Tosolini



I primi dati del ministero dell'Istruzione sull'anno scolastico appena concluso parlano chiaro: ci sono più bocciati alle scuole medie e aumentano gli studenti che a settembre dovranno recuperare. Gli studenti non ammessi nei soli primi due anni delle medie potrebbero arrivare a circa 70.000 rispetto ai 45.000 dell'anno scorso.
Alla scuola superiore il 42,2 % degli studenti non è stato promosso: il 28,6% è stato sospeso con debiti e il 13,6% non è stato ammesso.
Il 18,1% degli studenti del primo anno e il 12% del secondo non sono stati ammessi alla classe successiva.

Parlando alla trasmissione RAI Uno Mattina il ministro dell'Istruzione, Mariastella Gelmini ha detto che «La scuola buonista del '68 è stata archiviata».
I dati richiedono qualche ulteriore e rapida riflessione
1. Una qualunque umana “impresa” che misuri il proprio successo dai propri fallimenti dovrebbe preoccupare. Se Marchionne sostenesse che la Fiat va bene perché produce il 30% di macchine difettose verrebbe licenziato in tronco. Lo stesso accadrebbe per un direttore sanitario che sostenesse che l’ospedale è andato alla grande perché sono aumentati gli interventi sbagliati ed inutili.
2. Considerare che l’aumento dei bocciati sia un indice di successo della scuola o della società significa negare alla radice il significato Costituzionale della scuola che consiste non nell’essere buonista o cattivista quanto piuttosto nel “rimuovere ostacoli …..”(art. 3)
3. Una conseguenza contro-intuitiva dell’aumento delle bocciature è l’aumento di spesa (in un momento in cui la scuola è impegnata a tagliare 8 miliardi di euro in tre anni): più bocciati, infatti, vuol dire più classi e per più anni.
4. Da ultimo siamo felici di sapere che il ’68 è archiviato (a scanso di equivoci, di sessanttotini, per motivi anagrafici, ce ne sono ormai davvero pochi a scuola..). Quello che non mi pare archiviato è l’anno prima, il ’67. L’anno in cui uscì "Lettera a una professoressa" di don Milani.

Da I dibattiti di PavoneRisorse, 1 luglio 2009
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