disegno di Marie Cardouat
Gli eventi
sincronistici risvegliano in noi la capacità di provare emozioni profonde e di
esserne coscienti, poiché è la qualità delle sensazioni che rende significative
tali coincidenze.
Eppure nella nostra
cultura le sensazioni vere sono temute, probabilmente per lo stesso motivo per
cui l’acausalità costituisce un problema per la maggior parte di noi. Dare loro
spazio significa aprirsi all’esperienza, allentando il controllo che ognuno
esercita su di sé. Bisogna concedersi di essere chi si è, non chi crediamo di
essere o chi qualcuno ci ha detto che dovremmo essere.
Sentire significa
essere vulnerabili, e la vulnerabilità è un’esperienza umiliante.
Robert
H. Hopcke, Nulla
succede per caso, Milano 2003, p. 37-38.