Caro Francesco,
sono sempre più
convinta che la vera democrazia non consista nel voto di maggioranza.
E lo sai il perché?
Perché il cittadino non dà un voto in piena coscienza e ragionevolezza, dopo un’attenta
documentazione dei fatti, un ripercorso di frammenti storico/sociali, una
valutazione ampia delle problematiche del Paese, nell'intento di raggiungere il
valore massimo della collettività: "il bene di tutti".
Oggi si vota per
simpatia e, soprattutto, per alleanze. Ma quanto dura un'alleanza? Poco, assai
poco. E' un patto fra contraenti che non ha in sé nessun valore etico, per cui
non è basato su intenti benefici comuni con lo scopo di amministrare con
saggezza un popolo, ma sottende sempre l'intenzione di soddisfare gli interessi
personali e di risaldare il proprio potere politico.
Così succede nelle
scuole: non si cerca la soluzione che possa (per quanto possibile) garbare alla
"vera maggioranza" degli alunni e dei genitori, cioè tenendo presente
le problematiche di tutti. La "falsa maggioranza" impone le sue
richieste al resto dell'assemblea con prepotenza, calpestando gli individui più
fragili e non vagliando le conseguenze del poi. In quel voto vedono solo se
stessi e non il raggiungimento di un livello di scuola più funzionale,
accogliente e aperta ai bisogni di tutti. Se questa maggioranza non ottiene ciò
che vuole, passa al ricatto e al boicottaggio, mettendo alle strette chiunque debba
prendere decisioni.
Patrizia
Malachin