Dunque il
merito individuale mai!
Non basta: chi
accerterà tale merito individuale?
Un dirigente
scolastico? Il ministero? Chi? Un'autorità? Nuovo moto di orrore dell'ideologia
italo-sindacale: infatti non devono esistere autorità, non deve esserci nessuno
sul luogo di lavoro con il potere di giudicare capacità e rendimento di qualcun
altro!
Insomma il
povero ministro Giannini e i suoi collaboratori si sono trovati davanti alla
quadratura del cerchio: introdurre nella scuola il merito, come richiesto a
gran voce dall'opinione pubblica in nome dell'interesse generale, ma
rispettando i tabù del sindacato, non urtando la suscettibilità dei vari
Camusso e Bonanni e delle loro burocrazie parassitarie.
Ernesto Galli
Della Loggia, “Style,
mensile del Corriere della Sera”, Ottobre 2014
L’articolo continua domani…