Ecco dunque le
premesse per il mostriciattolo escogitato: manteniamo il criterio del merito,
certo, come no? - hanno deciso a viale Trastevere - ma gli diamo una veste per
così dire oggettiva, indiscutibile.
D'ora in avanti il merito del singolo
docente sarà misurato sulla quantità di ore supplementari, rispetto al normale
lavoro scolastico, in cui egli accetterà di impegnarsi.
Non importa se poi in
queste ore si dimostrerà un genio o un incapace, se saprà dare qualcosa in più
all'istruzione dei suoi allievi e all'istituzione scolastica o scalderà la
sedia dietro la cattedra.
Risultato
prevedibile? Tutti gli insegnanti che potranno e vorranno, faranno il
supplemento d'orario: e quindi saranno tutti meritevoli!
Ma di un
merito che si chiama così solo in Italia: altrove si chiama cottimo.
Ernesto Galli
Della Loggia, “Style,
mensile del Corriere della Sera”, Ottobre 2014
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