Ritengo che ogni tipo
di rabbia sia il risultato di un modo di pensare che aliena dalla vita e che
provoca violenza. L’essenza della rabbia è un bisogno che non viene
soddisfatto. La rabbia quindi è preziosa se la utilizziamo come un campanello d’allarme
per svegliarci, per accorgerci che abbiamo un bisogno che non viene soddisfatto
e che stiamo pensando in un modo che ne rende improbabile la soddisfazione.
La piena espressione
della rabbia richiede la piena consapevolezza del nostro bisogno. Inoltre, è
necessario avere dell’energia per soddisfare tale bisogno. La rabbia, tuttavia,
assorbe la nostra energia dirigendola verso la punizione delle altre persone
anziché verso la soddisfazione del nostro bisogno.
Anziché provare una “giusta
indignazione” vi suggerisco di connettervi empaticamente ai vostri bisogni
personali o a quelli degli altri. Questo può richiedere molto esercizio, per
mezzo del quale, più e più volte, sostituiamo consapevolmente alla frase «Sono
arrabbiato perché loro…» quella «Sono arrabbiato perché ho bisogno di…».
Marshall B.
Rosenberg, Le parole
sono finestre, Reggio Emilia, 2003, p. 175-176