Foto Intestazione di Alberto Gianfranco Baccelli

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Non insegnate ai bambini, ma coltivate voi stessi il cuore e la mente, stategli sempre vicini, date fiducia all'amore, il resto è niente - Giorgio Gaber

sabato 17 maggio 2014

AMO LA SCUOLA … CHE E’ LUOGO DI INCONTRO – Papa Francesco


Un altro motivo è che la scuola è un luogo di incontro. Perché tutti noi siamo in cammino, avviando un processo, avviando una strada. E ho sentito che la scuola, l'abbiamo sentito tutti oggi, non è un parcheggio. E un luogo di incontro nel cammino. Si incontrano i compagni; si incontrano gli insegnanti; si incontra il personale assistente. I genitori incontrano i professori; il preside incontra le famiglie, eccetera. E un luogo di incontro. E noi oggi abbiamo bisogno di questa cultura dell'incontro per conoscerci, per amarci, per camminare insieme. E questo è fondamentale proprio nell'età della crescita, come un complemento alla famiglia. La famiglia è il primo nucleo dí relazioni: la relazione con il padre e la madre e i fratelli è la base, e ci accompagna sempre nella vita. 
Ma a scuola noi "socializziamo": incontriamo persone diverse da noi, diverse per età, per cultura, per origine, per capacità. La scuola è la prima società che integra la famiglia. La famiglia e la scuola non vanno mai contrapposte! Sono complementari, e dunque è importante che collaborino, nel rispetto reciproco. E le famiglie dei ragazzi di una classe possono fare tanto collaborando insieme tra di loro e con gli insegnanti. 
Questo fa pensare a un proverbio africano tanto bello: "Per educare un figlio ci vuole un villaggio". Per educare un ragazzo ci vuole tanta gente: famiglia, insegnanti, personale non docente, professori, tutti! 
Papa Francesco, Giornata della scuola, Roma, 10 maggio 2014


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