Gli assassinii di
massa, che a volte raggiungono le dimensioni del genocidio, non sono finiti con
la sconfitta della Germania nazista e con l’implosione del comunismo russo. Ma
del resto le uccisioni di migliaia, o centinaia di migliaia, di persone
colpevoli di appartenere alla categoria sbagliata di esseri umani, o che si
trovavano per caso nel posto sbagliato al momento sbagliato, non sono state
inventate dai totalitarismi del Novecento. E probabilmente non finiranno con
quel secolo e con i suoi totalitarismi. Omicidi di massa assurti alle proporzioni
del genocidio hanno accompagnato in modo direi permanente la storia dell’uomo
fino a questo momento. Ma sono stati innescati da fattori diversi, hanno
assolto a funzioni diverse e sono serviti a scopi diversi.
Zygmunt Bauman,
Vite che non possiamo permetterci, Roma-Bari
2011, p. 106-107