“E’ che siamo casinisti anche nella vita civile, ecco
il punto…”
Gli venivano in mente
il chiasso continuo e il disordine, per le strade e dovunque, la cagnara nel
salire sui treni o anche solo per acquistare il biglietto del cinema. E,
continuando, il gusto con cui gli italiani fregano
le proprie autorità (“tranne forse, a pensarci bene, quella famigliare, che è
l’unica con cui non scherzano”), e anche il gusto, quasi il punto d’onore che
si fanno di frodare il fisco. “Non c’è da illudersi che, una volta messa la
divisa, gente simile diventi come per incanto disciplinata: che lo diventi sul
serio, cioè nel proprio intimo; e infatti guarda…”
“Ma allora” si chiese
con un diverso principio di sgomento “cosa accadrebbe se per un qualche motivo
le cose si facessero veramente difficili anche nella vita civile? Forse anche
la vita civile potrebbe in Italia ridursi a un caos come questo?”
Eugenio
Corti,
Il cavallo rosso, Milano 1983, ed.
2010, p. 361