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Non insegnate ai bambini, ma coltivate voi stessi il cuore e la mente, stategli sempre vicini, date fiducia all'amore, il resto è niente - Giorgio Gaber

venerdì 7 febbraio 2014

IL CAVALLO ROSSO - Eugenio Corti (1921-2014)


Uscito nel maggio 1983, Il cavallo rosso è stato subito accolto come un grande “caso” letterario; tale si è confermato col succedersi delle edizioni.
Questo grosso libro, il quale supera abbondantemente le mille pagine, viene proposto come romanzo; ma al pari dei grandi romanzi non si può catalogare in modo sbrigativo tra le opere di letteratura amena. Il fatto stesso che è ambientato in un’epoca storica ben definita, e nel contesto dei grandi avvenimenti del nostro tempo, richiama problemi e drammi, in cui il lettore preparato si sente coinvolto.
Le sue vicende, romanzesche e insieme vere (ambientate in Brianza, in Lombardia e in altri luoghi d’Italia, nonché all’estero, soprattutto in Russia e in Germania) si intrecciano inestricabilmente coi grandi avvenimenti che hanno sconvolto il mondo tra il 1940 e il 1974.
Il romanzo è scandito in tre parti, intitolate Il cavallo rosso (che dà il titolo all’intero volume), Il cavallo livido (entrambi i simboli sono dell’Apocalisse) e L’albero della vita. Ma la narrazione procede secondo due movimenti: dapprima è ascendente, e culmina negli eventi del 1948, poi si ripiega e digrada. E’ l’onda della storia che sale imponente e si colma d’epiche speranze, poi s’increspa e cade nello sciabordio della risacca.
Il cavallo rosso non è soltanto un romanzo storico, ma in parte almeno è addirittura autobiografico. Le vicende narrate si svolgono in un quadro storico a noi vicino e familiare. Ma anche quando l’orizzonte si allarga nelle sterminate pianure della Russia, e la temperatura si abbassa a parecchi gradi sotto lo zero, il senso di concretezza non si dissolve, né s’irrigidisce.
Catturato dalla trama densissima, il lettore compie di pagina in pagina l’esperienza straordinaria consentita dalla grande letteratura: gioisce, soffre, ride, piange, cresce insieme coi protagonisti e gli altri personaggi del romanzo e, nel contempo, si accorge di diventare più chiaro a se stesso, più consapevole del perché della vita e del significato del mondo.

Eugenio Corti, Il cavallo rosso, Milano 1983, (Dalla quarta di copertina)
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