Foto Intestazione di Alberto Gianfranco Baccelli

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Non insegnate ai bambini, ma coltivate voi stessi il cuore e la mente, stategli sempre vicini, date fiducia all'amore, il resto è niente - Giorgio Gaber

giovedì 24 gennaio 2013

LA LAMPADA SOTTO IL MOGGIO - Marco Orsi


Con questo non si vuol dire che siamo contro il merito. Siamo semmai contro il merito senza responsabilità. Già la questione della differenziazione, tra l’altro, ci aiuta a vedere la questione del merito in un’altra prospettiva.
Il merito si collega alla competenza. Una persona competente è una persona meritevole e la sua competenza deve essere riconosciuta dalla società. Il punto, però, è che il merito, nella scuola, non viene collegato alla responsabilità e alla competenza: il merito, quando va bene (ma non è scontato), è riconosciuto solo dal voto e dalle gratificazioni dei docenti. Chi ha dei talenti, chi possiede delle competenze in un settore può essere premiato, ma la cosa più importante non è questo, quanto piuttosto fare in modo che la società gli dia la possibilità di mettere al servizio i suoi doni. Il merito comporta la possibilità che quel soggetto eserciti responsabilità, sappia cogliere ciò che possiede, possa svilupparsi e mettersi a disposizione.
Allora ci domandiamo: “In che modo gli alunni che eccellono in qualche settore, in certe discipline, possono mettere a disposizione degli altri – i propri compagni, i docenti, la comunità – le proprie competenze?” Quali occasioni dà la scuola perché un alunno bravo non “metta la lampada sotto il moggio”? Il merito senza la responsabilità, dobbiamo ricordarlo, ci conduce a una società individualistica e alla perdita delle possibilità di progresso.
Marco Orsi, Ti do una nota, “Difficoltà di apprendimento”, (18/2, Trento, 2012), p. 172)
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