L'AUTORE
Umberto Eco (Alessandria, 5 gennaio 1932) è un semiologo, filosofo e scrittore italiano di fama internazionale. Nel 1988 ha fondato il Dipartimento della Comunicazione dell'Università di San Marino. Dal 2008 è professore emerito e presidente della Scuola Superiore di Studi Umanistici dell'Università di Bologna.
Saggista prolifico, ha scritto numerosi saggi di semiotica, estetica medievale, linguistica e filosofia, oltre a romanzi di successo.
IL COMMENTO
Le grandezze e le miserie della vita quotidiana in un monastero benedettino; il filone suggestivo e drammatico delle eresie medievali lungo la faticosa storia della Chiesa nel Trecento; i rapimenti mistici di anime superiori e la meschinità di uomini invidiosi; la preoccupazione di conservare il sapere a costo di celarlo e l'ansia di divulgare la scienza per migliorare la vita di tutti. Il nome della rosa è veramente un libro prezioso, come una miniera.
UN PASSO DAL LIBRO
"Gli uomini di una volta erano belli e grandi (ora sono dei bambini e dei
nani), ma questo fatto è solo uno dei tanti che testimoni la sventura di un
mondo che incanutisce. La gioventù non vuole apprendere più nulla, la scienza è
in decadenza, il mondo intero cammina sulla testa, dei ciechi conducono altri
ciechi e li fan precipitare negli abissi, gli uccelli si lanciano prima di aver
preso il volo, l’asino suona la lira, i buoi danzano, Maria non ama più la vita
contemplativa e Marta non ama più la vita attiva, Lea è sterile, Rachele ha
l’occhio carnale, Catone frequenta i lupanari, Lucrezio diventa femmina. Tutto
è sviato dal proprio cammino. Siano rese grazie a Dio che io a quei tempi
acquisii dal mio maestro la voglia di apprendere e il senso della retta via,
che si conserva anche quando il sentiero è tortuoso."
Umberto Eco, Il nome della rosa, Bompiani 1980, p. 23