Foto Intestazione di Alberto Gianfranco Baccelli

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Non insegnate ai bambini, ma coltivate voi stessi il cuore e la mente, stategli sempre vicini, date fiducia all'amore, il resto è niente - Giorgio Gaber

venerdì 30 marzo 2012

BRIF, BRUF, BRAF - Gianni Rodari

Alla finestra, Barcellona (2009)


Due bambini, nella pace del cortile, giocavano a inventare una lingua speciale per poter parlare tra loro senza far capire nulla agli altri.
- Brif, braf, - disse il primo.
- Braf, brof, - rispose il secondo. E scoppiarono a ridere.
Su un balcone del primo piano c'era un vecchio buon signore a leggere il giornale, e affacciata alla finestra dirimpetto c'era una vecchia signora né buona né cattiva.
- Come sono sciocchi quei bambini, - disse la signora.
Ma il buon signore non era d'accordo:- Io non trovo.
- Non mi dirà che ha capito quello che hanno detto.
- E invece ho capito tutto. Il primo ha detto: che bella giornata. Il secondo ha risposto: domani sarà ancora più bello.
La signora arricciò il naso ma stette zitta, perché i bambini avevano ricominciato a parlare nella loro lingua.- Maraschi, barabaschi, pippirimoschi, - disse il primo.
- Bruf, - rispose il secondo. E giù di nuovo a ridere tutti e due.
- Non mi dirà che ha capito anche adesso, - esclamò indignata la vecchia signora.
- E invece ho capito tutto, - rispose sorridendo il vecchio signore. - Il primo ha detto: come siamo contenti di essere al mondo. E il secondo ha risposto: il mondo è bellissimo.
- Ma è poi bello davvero? - insisté la vecchia signora.
- Brif, bruf, braf, - rispose il vecchio signore.

Gianni Rodari, Favole al telefono, 1962, p. 28

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