Foto Intestazione di Alberto Gianfranco Baccelli

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Non insegnate ai bambini, ma coltivate voi stessi il cuore e la mente, stategli sempre vicini, date fiducia all'amore, il resto è niente - Giorgio Gaber

lunedì 15 dicembre 2008

9. IL VASCELLO E L'ELEFANTE - Francesco Callegari

Talvolta è vascello che scivola silenzioso e veloce sul mare appena increspato, e il navigare sembra facile e leggero, e la meta non troppo lontana. Più spesso prende la forma di un pachiderma e non sai da quale parte voglia andare e quali desideri o bisogni intenda assecondare. Quando si muove, schiaccia la terra con passo pesante e calpesta cieco le piante. Quando si impunta, c’è chi lo deve tirare dal fronte per farlo avanzare, e chi spinge da destra e da sinistra per dargli una direzione e mantenerlo sul sentiero. Moine, urla e bastoni: tutto un fare e disfare per cercare un senso, per trovare insieme la forza di continuare.
Ma che nessuno osi tirarlo per la coda! Sarebbe l’affronto peggiore per tutti quelli che stanno dando l’anima per farlo camminare: è il nostro pachiderma, perché a noi e alle nostre cure è stato affidato. I care, ci compete, ci preoccupiamo, ne siamo responsabili. E, per farlo avanzare, serve la forza di tutti e il cuore di ciascuno. Ciascuno di noi ha la possibilità di fare la propria parte con coraggio, mettendo a disposizione le proprie energie e competenze, gioendo per i pur modesti passi avanti, condividendo l’entusiasmo per le piccole conquiste quotidiane. Chi non se la sente, veda comunque di non rovinare la fatica di tutti gli altri.
Qui non stiamo scherzando: ne va come minimo del nostro lavoro, della nostra serenità, del nostro stare bene insieme. Se qualcosa nell’Istituto non funziona - e sicuramente ancora molto non funziona - cerchiamo in prima persona di agire per correggere la situazione, per trovare una soluzione che favorisca tutti, per proporre miglioramenti che aiutino il passo, lento ma inesorabile, di questo mastodonte. Facciamo presente le cose al coordinatore di classe, al responsabile di plesso o al vice, ai collaboratori, al dirigente. E insieme si troverà una soluzione, faremo fare un piccolo passo all’elefante. 
Molto è stato fatto e molto di più resta da fare e da migliorare. L’unica attività che non serve è il semplice denigrare quanto si sta faticosamente costruendo. Anche per rispetto dei tanti, e sono tanti, che accettano ogni giorno di mettersi in gioco per far funzionare questa nostra scuola. Con i loro limiti, certo, ma con la generosità di chi sa mettere i propri doveri avanti ai propri diritti.

Francesco Callegari Dirigente Scolastico
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