Penso ai docenti e ai ragazzi, all’ufficio e ai servizi, e così mi trovo a ragionare sulla nostra scuola, a cosa è ora e a cosa vuole diventare. Ma non scorgo mura, banchi e lavagne: distinguo invece i vostri volti che, come in un immenso puzzle, svelano e compongono l’immagine della nostra scuola. Tanti piccoli visi di bambini e ragazzi accanto a quelli dei loro genitori, visi di insegnanti e visi di assistenti e di collaboratori che danno forma e contorno e colore a questa nuova istituzione scolastica.
“Tra voi sovente sono stato un lago circondato da montagne. In me si sono rispecchiate le vostre vette e i curvi pendii, e anche il lento sfilare delle greggi dei vostri pensieri e passioni. E al mio silenzio è giunto come a ruscelli il riso dei vostri bambini e a fiumi l'ardente desiderio dei vostri giovani”.
Queste parole tratte da “Il Profeta” di Gibran sembrano uscire dalla bocca della nostra scuola. In questo lago si riflettono tutte le presenze che gli ruotano intorno con il loro impegno e la loro professionalità, con le loro fatiche e i loro successi, con le piccole o grandi delusioni e le sempre grandi aspettative.
Una cosa è certa: il lago non può riflettere ciò che non gli vive intorno, ciò che non esiste lungo le sue rive. Se vogliamo vedervi riflessi le vette o i pendii, ciascuno di noi dovrà essere vetta o pendio. L’Istituto Comprensivo di Camposampiero potrà essere solo ciò che noi siamo, ciò che noi vogliamo. Tutto il resto rimane solo una fantasmagoria della nostra immaginazione, una creazione della nostra mente, una proiezione dei nostri desideri.
Questo è l’augurio che mi sento di fare: pensiamo e agiamo concretamente in modo tale che l’impegno di tutti aiuti a realizzare i sogni di ciascuno.
Buon Natale e buon anno dal vostro
Francesco Callegari
Dirigente Scolastico