Foto Intestazione di Alberto Gianfranco Baccelli

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Non insegnate ai bambini, ma coltivate voi stessi il cuore e la mente, stategli sempre vicini, date fiducia all'amore, il resto è niente - Giorgio Gaber

martedì 21 giugno 2016

PROGETTARE CON IL METODO DEL CURRICOLO GLOBALE – Marco Orsi


Ma in linea più generale è emersa un’altra idea – guida, e cioè che non si progetta genericamente la formazione, ma l’ambiente formativo. La progettazione è progettazione dell’ambiente formativo. Si è imposta, in tal senso, una visione ecologica del fare scuola che ci ha permesso l’elaborazione del Metodo del Curricolo Globale. 
Per sgombrare il campo da ogni preoccupazione diciamo subito che non si tratta di un metodo di insegnamento, ma di una modalità per comporre nel miglior modo possibile tutti i fattori che concorrono alla progettazione dell’offerta formativa.  Il curricolo globale implica una prospettiva secondo la quale è l’esperienza scolastica nella sua ampiezza, a cui è esposto il bambino e il ragazzo, a favorire la crescita e l’apprendimento, ovvero l’ambiente formativo costituito da relazioni tra soggetti e soggetti, ma anche tra soggetti e oggetti e tra oggetti e oggetti. 
Un sistema complesso le cui parti hardware e software sono connesse e retroagiscono tra di loro.  La nozione di sistema complesso si lega a questo punto a quella di organizzazione ricorsiva che dice del fatto che i modi di progettare, lavorare in gruppo, comunicare, stare insieme, di apprendere (nella formazione) dei docenti nei momenti di non – aula incidono con una forza non riconosciuta sui modi di lavorare, di stare in gruppo, di comunicare, di insegnare che caratterizzano il momento dell’aula.  E viceversa. 
Marco Orsi, A scuola senza zaino, Erickson, Trento 2006


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