Foto Intestazione di Alberto Gianfranco Baccelli

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Non insegnate ai bambini, ma coltivate voi stessi il cuore e la mente, stategli sempre vicini, date fiducia all'amore, il resto è niente - Giorgio Gaber

mercoledì 23 novembre 2011

MOMENTI SENZA TEMPO - Tiziano Terzani

Foto di Tiziano Terzani
Camminavo sulla spiaggia raccogliendo qua e là piccoli, strani sassi che avevo notato. Erano di color rosa, piatti e levigati. Al centro avevano un cerchio nero, come l'occhio fossilizzato di un qualche essere di tanto tempo fa. Godevo dell'antichità del mondo. Ero solo e mi sentii travolgere, commuovere dalla grandiosità della natura.
Lo spumeggiare delle acque teneva sospesa nell'aria una nebbiolina umida che mi nascondeva il sole, ma quel soffuso biancore senza contorni mi fece sentire ancora di più l'infinità dell'oceano e pensare all'eternità non come a un tempo senza fine, ma a un momento senza tempo. Come quel momento lì: un momento in cui anche a me parve di essere eterno, perché la grandezza da cui mi sentivo avvolto, la grandezza che era fuori di me, mi sembrò d'averla anche dentro.
Tornando mi accorsi che là dove il sentiero era di nuovo pianeggiante, alto e pacifico sulla costa, in mezzo all'erba c'era una sgangherata capannina fatta di vecchi legni ingrigiti alle intemperie. Un gancio di ferro teneva ferma la porta. L'aprii. Lo spazio era minimo, ma denso di presenze. Su un tavolino piccolo e basso, come su un altare, c'erano dei fiori secchi, delle conchiglie, e i resti di una candela lasciata da altri visitatori. Mi venne da aggiungerci il sassolino con l'occhio antico che avevo appena preso sulla spiaggia. Seduto sulla piccola stuoia di paglia che era per terra rimasi in silenzio ad ascoltare il respiro dell'universo e il mio.
Tiziano Terzani, Un altro giro di giostra, p. 271-272
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