Caro Francesco, mi hai fatto ricordare
Verecondo Cuoghi (era lui il casaro?), quante volte è venuto a scuola a
Curtarolo a fare il formaggio con i ragazzi e ancora a parlare di ambiente con
la spontaneità di un innamorato della natura e con le prove fotografiche fatte
da vero professionista.
E' triste pensare che adesso per fare il
formaggio a scuola (e poi mangiarlo come colazione con il pane: la tosella
cotta sul fornellino a gas era deliziosa) comporta una serie di ostacoli, penso
insuperabili:
progetto nel Piano triennale dell'offerta formativa;
delibere del Consiglio di classe,
del Collegio
dei docenti,
del Consiglio di istituto;
bando di ricerca dell'esperto esterno;
determina per la gara;
determina per l'assegnazione del
laboratorio;
procedura per l'anticorruzione;
permessi delle famiglie;
controllo dell'igiene delle attrezzature;
controllo della qualità del latte;
HACCP del conduttore del laboratorio;
rispetto della filiera prevista dalle
norme di sicurezza;
divieto di consumare cibo non
certificato;
presenza della Protezione civile;
....
e, se c'è qualche spesa, alla fine la fattura elettronica!
Però la tosella di Verecondo me la
ricordo ancora.
Marcello Costa