Puoi essere la
storia di un vile o di un eroe, di uno che trema in fondo alla spelonca delle
sue paure o che crede nell’amore capace di spostare le montagne. Scegli tu il
destino che preferisci. Ma smetti di cercarlo fuori di te.
Ricorda con
quanta ironia Gesù si rivolse a Tommaso: “Se qualcuno vi dice che il Regno è
nei Cieli, gli uccelli saranno certamente in vantaggio su di voi…” E al giovane
monaco che desiderava visitare la città magica di Shambhala, ma si era perso
lungo la strada, l’eremita rispose: “Non dovrai andare troppo lontano.
Shambhala si trova nel tuo cuore.
Tu ancora non
puoi sapere dove approderai. Ma chi incomincia a cercare ciò che ama finirà
sempre per amare ciò che trova. ti metti in cammino verso Est e magari raggiungi
l’Ovest. Non è importante, adesso. L’importante è mettersi in cammino.
Altrimenti non arriverai da nessuna parte. E passerai il resto della tua vita a
disprezzarti per ciò che avresti potuto essere e non sei stato. La meta
iniziale del viaggio rappresenta solo lo stimolo per partire.
Massimo
Gramellini, L’ultima
riga delle favole, Longanesi, Milano, 2010, p. 52.