I CAMBIAMENTI CLIMATICI
La conferenza
internazionale sui cambiamenti climatici, che si è tenuta nei giorni scorsi
all’ONU, è certo un evento positivo, anche se l’assenza di Paesi come la Cina e
l’India ne limita fortemente la validità.
Evidenziamo però una
forte contraddizione nell’affermazione che dalla crisi economica, mondiale si
esce con la ripresa della produzione e dei consumi: quindi producendo più CO2 e
pertanto spingendo in avanti i fattori umani che concorrono ai cambiamenti
climatici.
Dall’altra parte, si
raccomanda di ridurre le emissioni di CO2, quindi ridurre la produzione … è
vero che si afferma che le modalità produttive debbono esser migliorate, in
modo tale da renderle ecocompatibili ed è vero che scienza e tecnologia hanno
fatto e faranno giganteschi passi in avanti in questo settore, ma ciò avviene
ed avverrà in tempi lunghi e con costi iniziali molto alti, tanto che Paesi
come la Cina e l’India, ma non solo loro, non partecipano a questo sforzo e
seguitano ad inseguire gli stili di vita occidentali con modalità produttive
fortemente inquinanti.
La questione
essenziale è questa: dobbiamo pensare di proseguire, in Occidente, con
l’attuale stile di vita: consumistico, anzi sprecone, edonistico e permissivo?
Dobbiamo pensare che sia questo lo stile di vita da proporre a tutta l’Umanità?
Per Noi certo no.
Occorre dare luogo a una Ecologia
Umanistica: Amor Creationis!
Roberto Leoni,
Presidente
di Sorella Natura
FONTE: Sorella
Natura, Assisi