Quando sei presente,
sii presente
veramente. Quando
cammini,
guardati bene
intorno: malgrado
tutto, lo spettacolo
del mondo
resta stupefacente.
Terzo suggerimento:
dormi,
dormi serenamente -
non solo
di notte, ma anche di
mattina,
dopo pranzo, verso
sera.
Cinque, dieci minuti
sono
più che sufficienti:
quell'ozio
onirico rubato alle
ore
del lavoro
giornaliero non è
tempo sprecato, ma un
nutrimento
necessario alla tua
immaginazione.
Ancora, curati del
cibo: per te
e per chi ti vuole
bene. Abbine premura,
anche se come tutto
il resto non serve
a allontanare la
sventura. Dimenticavo:
ascolta molta buona
musica -
evitando di farlo
assieme
a qualcos'altro, per
piacere.
E poi, ti prego: non
contare mai
le ore, che come noto
vanno più lente
degli anni e dei
decenni. Mostrati
indifferente agli
stolti, ai prepotenti,
ai farabutti. Prova,
se ci riesci,
a essere cortese e
distaccato
un po' con tutti. Non
coltivare
mai sogni di gloria o
chissà
quali attese: nel
pianeta terra
transita tutto a gran
velocità,
compresi i fallimenti
e i successi,
i lamenti, i
desideri, le pretese.
Vivi d'amore e
conoscenza,
che sono un po' un
equivoco,
un po' una cosa
bella: come
la distanza
spazio-tempo che ti separa
dalla prima, e di
gran lunga
più luminosa stella.
Franco Marcoaldi,
La trappola, Torino 2012.