Più di trent’anni fa,
il pedagogista francese Jacques Piveteau scriveva queste parole:
“La scuola è
diventata «il luogo di tutte le funzioni»: ha dovuto educare i giovani a un
civismo scomparso, formarli per professioni che non esistevano più, o ancora,
custodirli fra le sue quattro mura perché la società non li voleva per le
strade, socializzarli perché non c’erano più strutture per accoglierli, ecc. Si
è chiesto alla scuola di compensare le deficienze educative della società, ed è
appunto qui che sta il punto di rottura: si è preteso troppo dalla scuola, e
questa ha perso di vista il proprio obiettivo principale, che è quello di
istruire i giovani e non di sostituire le famiglie o altre strutture sociali
nella loro missione educativa.”
D. Hameline, J. Piveteau,
P. Mayol,
La pédagogie à la recherche d’elle-méme.
Table ronde, “Esprit”, 1982, n. 11-12. Riportato da Norberto Bottani, La
ricreazione è finita, Bologna 1986, p. 146.