Quando prendo in esame la mia vita, mi spaventa di
trovarla informe. L’esistenza degli eroi, quella che ci raccontano, è semplice:
va diritta al suo scopo come una freccia. E gli uomini, per lo più, si
compiacciono di riassumere la propria esistenza in una formula – talvolta
un’ostentazione, talvolta una lamentela, quasi sempre una recriminazione; la
memoria compiacente compone loro un’esistenza chiara, spiegabile. La mia vita
ha contorni meno netti.