Foto Intestazione di Alberto Gianfranco Baccelli

NEWS

Non insegnate ai bambini, ma coltivate voi stessi il cuore e la mente, stategli sempre vicini, date fiducia all'amore, il resto è niente - Giorgio Gaber

domenica 13 gennaio 2013

LA COMPASSIONE - Dalai Lama



La compassione è diametralmente opposta alla crudeltà. La crudeltà è il piacere per la sofferenza di un altro, o addirittura il desiderio di infliggere sofferenze. La compassione è esattamente l’opposto: “Possa tu liberarti del tuo soffrire e della fonte della tua sofferenza” [Alan Wallace, studioso di buddismo e interprete del Dalai Lama].
A quanto pare, le persone che agiscono con crudeltà non si commuovono di fronte a segni di sofferenza o di paura: attivano un processo di depersonalizzazione. Parte del problema consiste nel riportarli a capire che hanno a che fare con esseri umani. Le persone con un lavoro che comporta la crudeltà spiegano che non reagiscono al dolore dell’altro. La cosa sorprendente è che costoro, a quanto pare, in famiglia sono dolci. E’ difficile crederlo, ma è quanto affermano. Quindi c’è un aspetto negativo della plasticità del cervello: si può imparare a non considerare più le persone in quanto tali [Paul Ekman, psicologo].
Dalai Lama: “Una procedura per coltivare la compassione consiste nel cominciare a vedere gli altri come se ogni essere vivente fosse nostra madre. Vedere un individuo come nostra madre fa emergere un senso di affetto, di attenzione, di dolcezza, di vicinanza e di gratitudine. Spesso si ha l’impressione che coltivare compassione e affetto sia qualcosa che si fa per gli altri, una nostra offerta al mondo. Ma questo è un modo molto superficiale di vedere la cosa. A partire dalla mia esperienza, sento che quando pratico la compassione ne traggo un beneficio diretto e immediato, per me non per gli altri. Praticando la compassione, il beneficio che traggo è del 100 per cento, quello che ne traggono gli altri è forse del 50 per cento. Il motivo per praticare la compassione è dunque l’interesse personale. Credo che la pratica della compassione sia come un farmaco che riporta la serenità quando si è in preda all’agitazione. La compassione è un grande tranquillante”.
Dalai Lama, Daniel Goleman, Emozioni distruttive, p. 339, 341-342, 349.

Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...