Ma bella più
di tutte l'Isola Non-Trovata:
quella che
il Re di Spagna s'ebbe da suo cugino
il Re del
Portogallo con firma suggellata
e bulla del
Pontefice in gotico latino.
L'infante
fece vela pel regno favoloso,
vide le
Fortunate: Iunonia, Gorgo, Hera
e il Mare di
Sargasso e il Mare Tenebroso,
quell'isola
cercando... Ma l'isola non c'era.
Invano le
galee panciute a vele tonde,
le caravelle
invano armarono la prora;
con pace del
Pontefice l'isola si nasconde,
e Portogallo
e Spagna le cercano tuttora.
L'Isola
esiste. Appare talora di lontano
tra
Teneriffe e Palma, soffusa di mistero:
"L'Isola
Non-Trovata!" Il buon Canariano
dal Picco
alto di Teyde l'addita al forestiero.
La segnano
le carte antiche dei corsari.
…Hifola da -
trovarfi? ... Hifola pellegrina? ...
È l'isola
fatata che scivola sui mari;
talora i
naviganti la vedono vicina...
Radono con
le prore quella beata riva:
tra fiori
mai veduti svettano palme somme,
odora la
divina foresta spessa e viva,
lacrima il
cardamomo, trasudano le gomme...
S'annuncia
col profumo, come una cortigiana,
l'Isola
Non-Trovata... Ma, se il piloto avanza,
rapida si
dilegua come parvenza vana,
si tinge
dell'azzurro color di lontananza...
Guido Gozzano,
1913