Non crediate che la felicità dell’uomo possa dipendere dal benessere materiale. La soddisfazione che deriva dai beni esterni manca di una solida base: ogni gioia che viene dal di fuori se ne andrà; ma quella che l’uomo trae dal proprio intimo è sicura e salda; essa cresce e ci accompagna fino alla morte. Tutti gli altri beni, tanto ammirati dal volgo, sono effimeri.
“E che? Non possono essere utili e piacevoli?”
Chi dice di no? Ma a condizione che essi dipendano interamente da noi, e non noi da essi. Tutti i beni che derivano dalla fortuna possono procurare gioia e utilità solo se il suo possessore è anche padrone di sé e non è schiavo delle sue cose.