… Voi siete gli archi da cui i figli, come frecce vive, sono scoccati in avanti.
Kahil Gibran, Il profeta
E’ con grande entusiasmo e profonda emozione che mi rivolgo oggi a voi. Con il primo giorno di settembre è iniziato il mio nuovo impegno professionale presso la scuola media di Camposampiero. Avevo già conosciuto molti professori e tutto il personale della scuola “Parini” a giugno, quando ho partecipato come presidente di commissione agli esami di terza media. In quella occasione, sono stato colpito dalla preparazione e dalla competenza professionale dei docenti, dalla generosa disponibilità dimostrata dal personale amministrativo e dalla cordiale premura manifestata dagli operatori scolastici.
E così, il 12 luglio, ho scelto il “Parini” come mia scuola. O meglio, per essere più preciso, ho scelto le persone che al “Parini” lavorano dando ogni giorno il meglio di sé: sono infatti assolutamente convinto che è proprio grazie a loro che il “Parini” può diventare una scuola speciale: ottimi insegnanti e personale preparato sono pronti ad accogliere e ad accompagnare con competenza e umanità i nostri ragazzi. Sta a noi, e ai nostri figli, saperceli meritare!
Naturalmente a luglio ho scelto anche loro, i protagonisti di questa scuola: le ragazze e i ragazzi che qui con noi percorreranno o stanno percorrendo un tratto del loro cammino di vita. Durante gli esami ho conosciuto i ragazzi delle terze e ho visto nei loro occhi brillare una luce rara: la fierezza e l’orgoglio di essere stati allievi di una scuola che ha chiesto loro tanto ma che ha anche dato loro tanto.
Una scuola che io sogno così:
Io sogno una scuola che aiuti a dare senso a ciò che si insegna e a trovare significato e risposte in quello che si apprende;
una scuola che accompagni il ragazzo nel cammino, ma gli mostri anche come spesso è il difficile a diventare cammino;
una scuola che sappia percorrere le vie della conoscenza e della tradizione, ma abbia anche il coraggio di imboccare i sentieri dello stupore e della meraviglia;
una scuola che si mostri sicura di sé, ma sappia anche piangere di fronte a un fiume inquinato o a una farfalla dalle ali spezzate;
una scuola che insegni quello che serve per la vita, ma faccia amare anche la bellezza, la poesia e la soavità dell’apparentemente inutile;
una scuola che presenti i contenuti importanti della nostra civiltà, ma sappia anche riconoscere e rispettare i valori degli altri popoli della terra;
una scuola che insegni a rispettare le regole, ma spieghi anche le ragioni profonde del vivere insieme;
una scuola che porti al successo tutti i propri allievi, ma sappia anche riconoscere quale debba essere il “giusto” successo per ciascuno;
una scuola che spinga ciascuno a dare il meglio di sé, ma sappia anche premiare con generosità chi si impegna per farlo;
una scuola dove si lavori e si studi bene, perché il benessere di ciascuno diventa il benessere di tutti;
una scuola che chiede tanto, perché è pronta a dare tanto;
una scuola che, in definitiva, insegni a essere e insegni a vivere.
Ecco, questa è la scuola che io desidero per i vostri figli.
Sicuramente voi vorrete aggiungere qualcosa a questo sogno che vuole diventare progetto. Un progetto da costruire tutti insieme, giorno dopo giorno, per diventare il nostro piano dell’offerta formativa.
Non ho fretta, le cose belle e grandi richiedono tempo, l’importante è cominciare a pensarci e a parlarne insieme. Con questa lettera inizia la nostra corrispondenza: idee e impressioni, progetti e desideri troveranno modo di esprimersi e diventare sorgente di speranza, scenario di possibilità.
Per raccontarmi i vostri sogni e le vostre speranze, potrete direttamente rivolgervi a me, personalmente o telefonicamente, meglio ancora attraverso il mio indirizzo di posta elettronica.
Voi siete gli archi che lanciano i figli verso la vita. Pensate a quale scuola sognate per loro, mandatemi una mail o una lettera dal titolo:
“Io sogno una scuola che …”
e tutti insieme proveremo a costruirla.
Cordiali saluti
Francesco Callegari
Dirigente Scolastico