Il
respiro è corto perché l'aria ha poco ossigeno qui.
Lei è
seduta, è giovane, con un viso pulito, la pelle liscia e sottile, forse provata
dalle terapie. Il confine tra lei e l'atmosfera si è assottigliato per renderla
più vulnerabile e quindi più permeabile alle cure.
Deve essersi presa cura di
lui da sempre, l'uomo che le sta a fianco. Lui è riverso su di lei, come per
supplicarla di uscire da questo tunnel. Ha il viso segnato e la pelle rugosa e
coriacea, forse per difendersi meglio dalla paura. Lei ha coraggio, lo
rassicura, forse consapevole di esprimere per la prima volta una bugia. Lui la
desidera fortemente e avidamente, quella bugia.
Non c'è
dubbio che questo sia amore.
Giovanna Ferrari