Foto Intestazione di Alberto Gianfranco Baccelli

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Non insegnate ai bambini, ma coltivate voi stessi il cuore e la mente, stategli sempre vicini, date fiducia all'amore, il resto è niente - Giorgio Gaber

lunedì 21 marzo 2016

LA PACE SI FA – Patrizia Malachin


Un amico è una persona a cui vuoi bene, ma molto bene: nei suoi confronti provi stima, gli dimostri affetto, cerchi occasioni per incontrarlo, condividi i passi più cruciali della vita, gli assicuri il tuo aiuto in caso di bisogno. Che sensazioni strabilianti scaturiscono da quest'intesa!
Le belle emozioni stimolano piacevoli momenti, i cuori allegri trasmettono la voglia di vivere, i nobili sentimenti scacciano le malvagità, le buone azioni tessono forti legami umani. Proiettarsi fuori dal proprio piccolo mondo individuale e desiderare di incontrare l'altro è "costruire un ponte".
E i muri? Come facciamo a innalzare quei bei "muri portanti e incrollabili"? Per un dispetto o un torto subito, per un mancato favore, per una maldicenza orecchiata... Poi, quella persona la allontani, la eviti, non la ricontatti più. Così, con una piccola barriera di autodifesa ribadisci la tua superiorità e resti ben saldo nella convinzione della validità delle tue ragioni.
Ognuno, spesso e volentieri, costruisce attorno a sé il proprio muretto personale. Il muro è una grave forma di isolamento sociale, una famigerata arma che danneggia, e a volte uccide mietendo migliaia di vittime innocenti.
E noi parliamo di pace? scriviamo sulla pace?
No, la pace implica un'azione ben precisa e concreta: il "fare". La pace si fa, non aspettando il primo passo dall'altro, ma manifestando la propria iniziativa. La pace inizia dal basso, dallo scalino più infimo, dal focolare domestico. E non dall'alto come erroneamente si crede: lo testimonia un singolare episodio della tregua di Natale del 1914 quando i soldati inglesi e tedeschi hanno dimostrato che la pace si fa scambiandosi gli auguri vicendevolmente.
Alla fine ti accorgi che l'anima tua si sta svuotando della rabbia posseduta e stagnata da tempo. Il rancore si seda, il muro si sgretola, e ora puoi pregustare la pace interiore.
Buona Pasqua.

Patrizia Malachin

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