Come si misura
il merito?
Sulla
necessità di introdurne dosi massicce nella pubblica amministrazione oggi
sembrano essere tutti d'accordo in Italia, ma appena si comincia a discutere
nello specifico come misurarlo, appunto allora tutto si annebbia, e ciò che in
linea di principio era dato per assodato viene smentito nei fatti.
Ne è una prova
il progetto studiato dal Ministero dell'Istruzione allo scopo, precisamente, di
introdurre (alla buon'ora!) una valutazione di merito degli insegnanti in modo
da iniziare a stabilirne, a seconda dei casi, gli avanzamenti nella carriera e
quindi la retribuzione.
Ma è a questo
punto che il ministro Stefania Giannini si deve essere trovata davanti in tutta
la loro forza intimidatrice alcuni dei più radicati tabù dell'ideologia
italiana.
Infatti, per quanti
salti mortali si possano fare, il merito ha questa ineliminabile peculiarità:
se esso deve avere una conseguenza sulla carriera e sulla retribuzione del
singolo, che sono entrambi fatti individuali, non può che essere legato alla
condotta di quel singolo individuo.
Ernesto Galli
Della Loggia, “Style,
mensile del Corriere della Sera”, Ottobre 2014
L’articolo continua domani…