Pochi giorni fa, in
una scuola elementare, domandai ai bambini quali erano i loro sogni per il
futuro. Ha risposto subito Massimo: "diventare miliardario!". Sogno,
condiviso dagli altri bambini, che ci fa riflettere.
Oggi è difficile
educare perché il nostro impegno di formare, a scuola, il cittadino che
collabora, che antepone il bene comune a quello egoista, che rispetta e aiuta
gli altri, è quotidianamente vanificato dai modelli proposti da chi possiede i
mezzi per illudere che la felicità è nel denaro, nel potere, nell’emergere con
tutti i mezzi, compresa la violenza.
A questa forza
perversa noi dobbiamo contrapporre l’educazione dei sentimenti: parlare di
amore a chi crede nella violenza, parlare di pace preventiva a chi vuole la
guerra. Dobbiamo imparare a fare le cose difficili, come disse Gianni Rodari in
una delle sue ultime poesie: parlare al sordo, mostrare la rosa al cieco,
liberare gli schiavi che si credono liberi.
Mario Lodi, saluto al
Convegno "Educare è difficile",
Legambiente – MCE, Perugia, marzo 2003