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domenica 28 aprile 2013

LA FEDE C'E' O NON C'E' - Mariapia Veladiano



La fede c’è o non c’è. Non è un fatto di buona volontà. Non credere non è il risultato di un rifiuto colpevole. E nemmeno di una colpevole indifferenza, o pigrizia, o mancanza di disposizione.
E’ un segreto delle nostre impossibilità. E’ un’invocazione al silenzio del mondo. Chi non crede in Dio forse non lo ha incontrato in un amore abbastanza grande e rassicurante da suggerire qualcosa dell’amore di Dio. Non credere è dolore o rabbia o anche indifferenza, per qualcosa che non si è mai avuto.
La storia ci dice che a volte l’amore di Dio può raggiungere anche chi non ha sperimentato un amore umano che, per così dire, lo rappresenti. Ma si tratta di eccezioni, miracoli per alcuni, che vengono dal desiderio d’amore, di cui siamo intessuti.
Giudicare che chi non crede sia pigro o in malafede, è non sapere nulla del cuore dell’uomo.
Mariapia Veladiano, Il tempo è un dio breve, p. 19-20.