Pagine

giovedì 13 dicembre 2012

LE ETICHETTE - Alexandre Jollien



Il nostro rapporto con il mondo procede per riduzioni. Ogni giorno devo raccogliere, setacciare, selezionare informazioni in funzione di ciò che è necessario per vivere. Questo lavoro obbliga a fissare priorità, a focalizzare le urgenze. Non posso vedere tutto, capire tutto, né fare tutto. Di conseguenza, organizzo il mio mondo, incollando alla realtà delle etichette, delle parole a tal punto che ben presto finirò per vedere solo quelle.
Gli antichi vedevano nell’esperienza il principio della saggezza. Eppure, essa può anche portare a ridurre l’essere che ci sta di fronte a una etichetta.
La mia vicenda mi ha sensibilizzato nei confronti di certe parole ingannatrici. Spesso procedo per scorciatoie o analogie, proietto, deformo, mi metto al posto dell’altro. Il pericolo è evidente: attribuire agli altri le caratteristiche del mio universo mentale. Ognuno è il frutto di una storia, di un vissuto particolare.
Alexandre Jollien, Il mestiere di uomo, Edizioni Qiqaion, Magnano (BI) 2003, p. 63