All’epoca in cui l’Europa stava passando da un’economia basata
sull’agricoltura a una industriale, le scuole erano i magazzini del nuovo
sapere che serviva per affermarsi nel nuovo mondo. Gli insegnanti fornivano i
contenuti e le conoscenze ritenute necessarie per il successo della classe
media.
Ma quale ruolo hanno gli insegnanti oggi, nel
ventunesimo secolo, quando gli studenti si portano in tasca un dispositivo che
dà loro un accesso istantaneo a tutta la conoscenza umana? A che serve
l’insegnante ora che la sua funzione di “fornitore di contenuti” è tramontata?
Secondo me l’insegnante dovrebbe essere una
sorta di padrone di casa che organizza uno spazio per l’apprendimento
socialmente accogliente, emotivamente sicuro e intellettualmente stimolante.
Così, visto che le vacanze estive stanno finendo,
sono andata a controllare la mia aula. Volevo vedere quanto lavoro avevo da
fare prima di dare il benvenuto agli studenti il primo giorno di scuola. Il
pavimento era lucido e la lavagna perfettamente pulita: una superficie
scintillante in attesa delle prime lezioni del nuovo anno scolastico.
Per me l’inizio dell’anno scolastico è sempre
stato una sorta di secondo Capodanno e, come per il 1 gennaio, faccio dei buoni
propositi. In passato, i miei buoni propositi si concentravano su come rendere
la mia aula un luogo più accogliente, uno spazio in cui gli studenti avrebbero
voluto trovarsi. All’inizio ho cercato di rendere lo spazio più caldo,
aggiungendo tende e altre macchie di colore agli spazi spenti e grigi. Nel
corso degli anni ho portato divani e cuscini, e anche una piccola cucina. Ho
anche cercato di rendere la classe più accogliente dal punto di vista
psicologico, inserendo delle pause durante le lezioni: danza, stretching, yoga
della risata. A volte gli studenti meditano, a volte fanno un pisolino prima di
riprendere la lezione.
continua...