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giovedì 6 dicembre 2012

COME IL PINO DI MONTAGNA - Carl Gustav Jung (1875-1961)



Il nostro atteggiamento deve essere simile a quello del pino di montagna: esso non si irrita quando il suo sviluppo è ostacolato da una pietra, né pianifica i modi in cui potrà aver ragione degli ostacoli; cerca solo di capire se debba crescere in una direzione piuttosto che in un’altra, nel senso della pendenza, o nel senso contrario.
Come l’albero, dobbiamo credere a questo quasi impercettibile, ma poderoso impulso – un impulso che deriva da quella tendenza all’unica, creativa autorealizzazione. E si tratta di un processo nel corso del quale si devono spesso ricercare soluzioni a problemi che sono ignoti a qualsiasi altro soggetto.
Gli impulsi verso una direzione piuttosto che verso un’altra provengono non dall’ego ma dalla totalità della psiche, il sé.
Carl Gustav Jung, L’uomo e i suoi simboli, Milano 1991, p. 150