Una donna riteneva
che Dio le apparisse in visione. Andò quindi a consigliarsi dal proprio
vescovo. Costui le fece la seguente raccomandazione:
“Cara signora, lei forse sta credendo a
delle illusioni. Deve capire che in qualità di vescovo della diocesi sono io
che posso decidere se le sue visioni sono vere o false”.
“Certo,
Eccellenza”.
“Questa
è una mia responsabilità, un mio dovere”.
“Perfetto,
Eccellenza".
“Allora,
cara signora, faccia quello che le ordino”.
“Lo
farò, Eccellenza”.
“Ascolti:
la prossima volta in cui Dio le apparirà, come lei sostiene, lo sottoponga a
una prova per sapere se è realmente Dio”.
“D'accordo,
Eccellenza. Ma qual è la prova?”.
“Dica
a Dio: “Rivelami, per favore, i peccati personali e privati del signor vescovo".
Se è davvero Dio ad apparirle, costui le rivelerà i miei peccati. Poi, torni
qui e mi racconti cosa avrà risposto; a me, e a nessun altro. D'accordo?”.
“Farò proprio così, Eccellenza”.
Un mese dopo, la
signora chiese di essere ricevuta dal vescovo, che le domandò: "Le è apparso di nuovo Dio?".
“Credo
di sì, Eccellenza”.
“Gli
ha chiesto quello che le ho ordinato?”.
“Certo,
Eccellenza!”.
“E
cosa le ha risposto Dio?”
“Mi ha detto: “Di' al vescovo che mi sono dimenticato tutti i
suoi peccati!””.
Anthony De Mello, Istruzioni di volo per aquile e polli, Piemme,
Milano 1996, p. 7-8.