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mercoledì 6 aprile 2016

PERDONO 1/2 – Christophe André


Spesso l’incapacità di perdonare ci priva di numerosi momenti felici. Non parlo dei casi in cui il perdono è oggettivamente difficile, quando per esempio siamo aggrediti in modo violento o un nostro congiunto subisce un torto irreparabile. Parlo dei micro perdoni quotidiani: una frase malaccorta, un rifiuto, un errore, ecc.
Perdonare non significa cancellare ciò che ci è stato fatto, ma solo decidere di non restare prigionieri del risentimento, di non prolungare il nostro dolore, di non crearci con le nostre mani motivi di sofferenza. Aggrapparsi all’offesa vuol dire aggrapparsi alla sofferenza.
Si può benissimo perdonare qualcuno senza riconciliarci con lui, limitandoci a dire a noi stessi: “Basta, è passata, non intendo vendicarmi o punirlo”.
Christophe André, E non dimenticarti di essere felice, Mondadori, Milano 2015, p. 251.