Un
uomo deve esercitare il perdono e la pazienza in ogni caso avverso, giacché la
pazienza è l’esistenza stessa degli esseri, ciò che è proclamato essere la loro
nascita.
Un
uomo insultato, percosso, spinto all’ira da uno più forte, se riesce a perdonarlo,
e a sconfiggere l’ira per sempre, è un saggio, un individuo superiore.
Arjuna
e l'uomo della montagna (dal Mahabharata), a cura di Alberto Pelissero, Il Leone verde,
Torino 1997, p. 112