Io ho sempre provato
una ripulsione per il potere. Forse, nel fondo sono un anarchico, ma a me
vedere un presidente, un ministro, un generale, tutti con la loro aria tronfia,
tutti con la loro pillola da rivenderti, mi ha sempre fatto ribrezzo. Il mio
istinto è sempre stato di starne lontano. Proprio starne lontano, mentre oggi
vedo tanti giovani che godono, che fioriscono all’idea di essere vicini al
Potere, di dare del «tu» al Potere, di andarci a letto col Potere, di andarci a
cena col Potere, per trarne lustro, gloria, informazioni magari.
Io questo non l’ho
mai fatto. Lo puoi chiamare anche una forma di moralità. Perché il potere
corrompe, il potere ti fagocita, il potere ti tira dentro di sé! Capisci? Se ti
metti accanto a un candidato alla presidenza in una campagna elettorale, se vai
a cena con lui e parli con lui diventi un suo scagnozzo, no? Un suo operatore.
Non mi è mai piaciuto.
Tiziano Terzani, La
fine è il mio inizio, Longanesi, Milano 2006.